11 ottobre
Hotel Tiber
evento ad ingresso gratuito
previa prenotazione a
infoscrittoridabere@gmail.com
e fino ad esaurimento posti
AUTORI
ALESSANDRO CECCHI PAONE è un giornalista radiotelevisivo e di carta stampata, divulgatore scientifico- culturale, saggista, docente universitario, esperto di comunicazione e marketing, attivista per i diritti umani e civili. Da 50 anni lavora in TV per RAI, Mediaset, Sky e La 7. Ha firmato i progetti multimediali. La macchina del tempo, Appuntamento con la storia e Marcopolo, e decine di testi divulgativi e accademici, tra cui il manuale Immagini dal mondo – Storia, teoria e tecnica del documentario. Da 20 anni insegna Scienza delle comunicazioni e Marketing dei beni culturali e ambientali in diversi atenei. Come attivista libertario, ambientalista e per la diffusione della cultura scientifica, ha pubblicato Una vita per la scienza, Scienza e pace, Pianeta serra, Si global, A viso aperto, Un saggio mi ha detto e la collana Educazione digitale.
Prefazione di Francesca Pascale
AUTOBIOGRAFIA E BATTAGLIA PER I DIRITTI SI INTRECCIANO NEL NUOVO LIBRO DI ALESSANDRO CECCHI PAONE, CON ANEDDOTI E RIFLESSIONI SUI TANTI TEMI SU CUI L’AUTORE SI È IMPEGNATO NEGLI ANNI: SESSUALITÀ, FAMIGLIE DIVERSE, NUOVE GENITORIALITÀ, FINE VITA, RICERCA SCIENTIFICA E SCELTE ESISTENZIALI E DI CONSUMO.
«Leggere le parole di Alessandro è importantissimo non solo per chi ha vissuto discriminazioni o quella fastidiosa sensazione di non poter stare nei propri panni nel quotidiano, ma anche e soprattutto per chi vive al di fuori di questi contesti. Un libro che educa, senza giudicare» dalla prefazione di Francesca Pascale
Alessandro Cecchi Paone, dopo 50 anni di lavoro divulgativo e di attivismo per un’Italia più libera, aperta e avanzata, propone ai lettori per la prima volta la sua vita in chiave autobiografica. Rivive così gli episodi, gioiosi, dolorosi o grotteschi, che lo hanno spinto a dar voce alle minoranze discriminate, lgbtq+ ma non solo, e alle maggioranze non riconosciute nei propri diritti, come le donne. Tra impegno civile rigoroso, e l’umorismo
involontario di tante situazioni imprevedibili, ne esce una proposta culturale e politica trasversale, basata sulla centralità dei corpi, degli affetti, dei bisogni profondi di ogni cittadino. Si tratta di un patrimonio affidato a tutti i liberali e i democratici, siano essi progressisti o conservatori, chiamati a una alleanza civile e laica, finalmente liberata da anatemi, ipocrisie, moralismi autoritari.
Alessandra Morelli, nata a Roma ha svolto i suoi 30 anni di carriera come funzionario dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)
Si è formata professionalmente nella gestione delle emergenze nelle zone di conflitto ad alto rischio, dialogando e mediando con diversi governi, con la UE, NATO, ONG internazionali e locali, Organizzazioni Intergovernative, società civile e mondo accademico.
Dal 1992 è stata impegnata direttamente sul campo in negoziazioni e operazioni umanitarie e di coordinamento, garantendo protezione e assistenza ai rifugiati, sfollati interni e rimpatriati nelle aree più calde e fragili del mondo.
Ha lavorato in ex-Jugoslavia, Ruanda, Albania, Kossovo, Guatemala, Sri Lanka, Sahara Occidentale, Afghanistan, Indonesia, Georgia, Yemen, Myanmar, Somalia, Grecia, che ha visto transitare sul proprio territorio più di 1 Milione di persone in fuga da guerre e violenze, fino all’impegno ultimo nel 2021 in Niger operazione complessa nel cuore del Sahel che si confronta duramente con la guerra al terrorismo ed il cambiamento climatico.
Alessandra conclude la sua carriera ONU nel 2021, con la scelta di rientrare in Italia, e sviluppare in questo tempo di società complessa un percorso tematico sull’economia della cura, una riflessione esperienziale di pratica della cura come forza umanizzante per la nostra società generando consapevolezza della propria umanità e del valore etico dell’alterità e della solidarietà. Riflessione che diffonde attraverso conferenze, incontri pubblici, articoli e condivisioni accademici.
Perché ‘ essere umani oggi significa diventare agenti di cambiamento, ed attori consapevoli e attivi nel plasmare un futuro migliore per noi stessi, per gli altri e per il nostro pianeta.
Ha pubblicato con Àncora nel 2022 Mani che proteggono. Storie, luoghi, volti dei miei trent’anni fra guerre e conflitti e nel 2024 Verso un’economia della cura arte per restare umani
Giuseppina Torregrossa a è nata a Palermo. Madre di tre figli, vive tra la Sicilia e Roma. Tra i suoi libri: Il conto delle minne (Mondadori, 2009, tradotto in dieci lingue), Manna e miele, ferro e fuoco (Mondadori, 2011), Panza e prisenza (Mondadori, 2012), La miscela segreta di Casa Olivares (Mondadori, 2014), Il figlio maschio (Rizzoli, 2015), Cortile nostalgia (Rizzoli, 2017), Il basilico di Palazzo Galletti (Mondadori, 2018), Il sanguinaccio dell’Immacolata (Mondadori, 2019), Morte accidentale di un amministratore di condominio (Marsilio, 2021), Chiedi al portiere (Marsilio, 2022), Al contrario (Feltrinelli, 2021), La Santuzza è una rosa (Feltrinelli, 2023) e Stivali di velluto (Rizzoli, 2024).
|
Come succede che i rapporti tra madri e figlie siano simbiotici oppure conflittuali? E perché questi sentimenti estremi fioriscono soprattutto tra femmine? Le storie spesso danno risposte più persuasive della psicoanalisi e Giuseppina Torregrossa ne scrive una lunga cent’anni, quella delle donne della famiglia Accoto, una storia magica di silenzi e parole che si tramandano col sangue, generazione dopo generazione. Tutto comincia con Teresa, nata all’inizio del Secolo breve. È intelligente e tenace, ama leggere, si laurea. Proprio alla facoltà di Giurisprudenza incontra il suo futuro marito, Luigi, che la corteggia con lettere appassionate a cui lei oppone misura e dignità e una certa austera ironia che le apparterrà sempre. Cosa custodisce il silenzio di Teresa? Quale mistero? Sarà forse il suo strano dono, “l’occhio pesante”, capace di scrutare nell’animo altrui e di allungarsi sul futuro? Elena, la figlia maggiore di Teresa e protagonista del romanzo, si arrovella in questo cruccio da sempre. Fin da quando, bambina, si struggeva nel desiderio di una parola dolce o una carezza che puntualmente non arrivavano. Continua a chiederselo quando, divenuta lei stessa madre, cerca di tenersi la figlia più vicina che può e di non farle mancare mai la sua voce. Solo oggi, che Teresa è alla soglia dei cento anni ed Elena si ritrova nonna di due nipotine dalle voci limpide e libere, la protagonista sente che finalmente le madri e le figlie della famiglia Accoto hanno trovato una lingua comune, un filo che può tenerle insieme e forse salvarle. Con la sua scrittura evocativa e sensuale, illuminata dalla grazia dell’ironia, Giuseppina Torregrossa dà vita a una costellazione di personaggi indimenticabili e compone una genealogia femminile che attraversa un secolo di silenzi, conflitti e rinascite. |
ARTISTI
DUO Voce e Tastiere
Reinterpretano brani del repertorio pop-jazz nazionale ed internazionale, tutto rigorosamente dal vivo, con uno stile unico ed elegante ed estremamente coinvolgente.
SUNDAY DOMENICA DI SANZO
è una cantautrice ed interprete che nasce nel 1989 in un piccolo paese della Calabria in provincia di Cosenza. Dall’età di 9 anni studia canto leggero e jazz per 10 anni con il M° Velia Ricciardi. Arriva a Roma a 19 anni e passa il provino presso l’accademia delle Arti dello Spettacolo “Accademia Corrado Pani” diretta da Pino Insegno, dove oltre alla musica e al canto studia anche recitazione. Partecipa su RAI2 al programma BINARIO 2 come cantante solista nella Band. È Cantante della GNOMETTO BAND, band comica diretta da PAOLO ARCURI. Partecipa a vari premi come Premio Mia Martini “Nuove proposte per l’Europa“ e Festival di S. Marino. Va in onda su Rai2 ai Bootcamp di X Factor con il Gruppo Vocale Kea, gruppo vocale comico di cui faceva parte. Ha prestato la sua voce come doppiatrice/cantante in diverse serie animate come TALKING TOM nel ruolo di Angela, SPIRIT della Dreamworks nel ruolo di Pru, nei Croods , e tante altre.
QUATTRO PASSI TRA I RICORDO DI FREGENE
Francesca Alliata Bronner, giornalista del quotidiano La Repubblica, esperta di viaggi ed enogastronomia, titolare di un blog settimanale su Huffington Post Italia su turismo, food, cultura a parlare di Fregene nello spazio che la manifestazione dedica a questa località del litorale romano.


